lunedì 7 maggio 2018

FANFICTION

Iscrivendomi in un sito di Fanfiction, non ho potuto non interessarmi sull'argomento. Non immaginavo ne potessero esistere di così tante versioni anche se, come RoBe mi dice sempre, pure tutte le storie dei fumetti Marvel e Dc, per non contare i nostrani Diabolik, Tex (su questo avrei da ridire) e, soprattutto, Dylan Dog (ricordo ancora un aspirante sceneggiatore che parlava del suo Dylan Dog) non sono altro che fanfiction (che la Bonelli mi perdoni).
Intuivo, ovviamente, la spropositata quantità di racconti scritti dai fan, ma lo shock è stato un altro: non immaginavo fosse tutto così tanto etichettato.

Se infatti le storie originali si distinguono per lunghezza:
  • Microstoria;
  • Racconto;
  • Racconto;
  • Romanzo Breve;
  • Romanzo;
O per genere:
  • Narrativa;
  • Rosa;
  • Gialli;
  • Horror;
  • Formazione;
  • Fantasy;
  • Fantascienza;
  • ...
Nella narrativa poi, si sa, si spazia dal sentimentale, al drammatico alla commedia (come nei film). Parlando in maniera sessista, poi, abbiamo la Narrativa se gli autori sono uomini, la Narrativa rosa se glia autori sono donne. Ma andremmo fuori tema. 
Le fanfiction sono molto più complesse nella loro suddivisione. Nelle loro definizioni prendono spunti da ogni dove, visto che è proprio da ogni dove che può nascere una fanfiction. Fumetti giapponesi, romanzi fantasy, leggende di vario tipo, telefilm, videogiochi... perfino le persone realiVIP per lo più, entrano nel mondo delle fanfiction, diventando loro stessi personaggi.

Ma partiamo dalla struttura della fanfiction. Si suddividono per lunghezza e struttura:
  • Drabble: 100 parole o meno.
  • Flash Fiction: 500 parole o meno, ma sempre più di 100.
  • One Short: storie che hanno più di 500 parole ma che comunque si concludono in un solo capitolo.
  • Songfic: a quanto pare esistono pure queste: storie in cui una canzone è la struttura musicale sulla base su cui scrivere una storia. Credo di aver comprato un libro simile, tempo fa: il suo nome è Deandreide, indovinate chi è l'autore di quelle canzoni?
  • PWP: "Porn Whithout Plot" o "Plot? What Plot?". Personalmente credo sia più corretta la seconda versione perché ha un che di divertito. Ok, ritiro. 50 sfumature di grigio è in questa di categoria. Esempio palese della maggior parte della letteratura erotico/spinta contemporanea e non (io personalmente ho letto solo Fanny Hill e Latex e quest'ultimo mi fa ancora sanguinare gli occhi per lo squallore) dove mentre leggi sai che non c'è alcuna trama, come ogni porno.  La storia quindi non ha struttura, trova solo degli espedienti per far arrivare ad un amplesso.
  • RRS: "Round Robin Stories". Storie a più mani. Una deliziosa idea vecchia come il mondo, ma sempre molto interessante. Molto pericolosa se non c'è una buona alchimia e uno stesso livello tra gli autori, ma potenzialmente una delizia. Permette che ognuno crei e si immedesimi nei personaggi a lui/lei assegnati, ad esempio, e dia una certa freschezza alla storia che quindi ha una vitalità migliore di come potrebbe averla altrimenti. Sappiamo tutti di non essere Lev Tolstoj, no?
  • Meta-fic: "Fiction Metafisiche" (credo). In queste storie i personaggi sono coscienti del loro status di personaggio creato dalla penna di uno scrittore. Questo permette loro di interagire con i personaggi della realtà del loro autore, che sia esso stesso che un qualunque lettore.  Personalmente capisco molto bene quest'idea: nel mio cervello ho persone e non personaggi e spesso li sento che mi urlano contro; a volte ci litico e a volte vinco io, altre volte vincono loro.
Finito di decidere di che struttura è la propria storia, si sceglie di scrivere (o di leggere) scegliendo le caratteristiche dei personaggi:
  • Canon (o canonica): quella che, oggettivamente, è fanfiction. Tu prendi i personaggi per quello che sono, nel bene e nel male, nei loro punti di forza e quelli di debolezza, con i loro caratteri e i loro difetti, per poi immergerli in una storia tutta propria. Questo genere di racconto posso capirlo. Se amo un personaggio, lo amo per quello che è, per quello che ha fatto e quello che la sua natura gli farebbe fare. E' un difficile, difficilissimo esercizio di stile. 
  • OOC: acronimo di Out Of Character, ovvero "fuori dal personaggio". Questo tipo di fanfiction presenta personaggi fittizi di varie opere a cui viene stravolto il carattere a seconda di come lo vorrebbe il fanautore (mi piace questo termine: fanautore. Lo userò da qui in giù e nei prossimi post sull'argomento, se ci saranno) seppur non centri nulla con l'originale. Questa è la scelta che non capisco. Mi ricorda un fidanzato, o una fidanzata, che vuole cambiare la propria metà. Ma se vuoi cambiarla, perché dici di amarla? Non l'ami per come è? Non si ama mai nessuno per come può diventare. Non dubito, però, che ci siano opere che necessitino di personaggi OOC, altrimenti non avrei lanciato tanti libri contro i muri (e l'ho fatto parecchie volte).
  • OC: "Original Character", "Personaggio Originale". Ovviamente si parla di nuovi personaggi creati dal fanautore che interagiscono con quelli originali o che, semplicemente, vivono nel mondo fittizio creato da qualcun altro. Non so quanto sia necessario che venga segnalato, visto che credo sia statisticamente probabile che vengano creati nuovi personaggi spalla il 90% delle volte... 
Oltre ai personaggi, possono variare gli scenari. In questo caso si hanno le:
  • AU: "Alternative Universe", "Universo Alternativo". Essenzialmente, tutti i fumetti Marvel e DC sono diventati fanfiction AU per poter sopravvivere fino ai giorni nostri. Delle AU, a quanto pare, esistono di diverse versioni. I personaggi possono essere catapultati in ambientazioni storiche e regionali totalmente diverse, oppure cambiano da un certo punto della storia in avanti (o indietro). Insomma: non ti piace il finale? Inventatene uno tuo. 
  • What if...?: "E se?". Esatto. E' una variante dell'AU che, a mio parere, potrebbe essere eliminata, ma che a quanto pare per un fanautore è un'importante differenza. Praticamente, un evento originale della storia cambia (che ne so: Milady the Winter non fa uccidere il Duca di Buckingham ne I Tre Moschettieri) e questo comporta un cambiamento radicale all'interno della trama.
  • Crossover: sono quelle storie dove vengono presi personaggi diversi da opere diverse, che per qualche motivo ci piacevano o che, semplicemente, andrebbero bene per interpretare quel determinato ruolo. Un esempio eclatante è stato un film del 2003: La leggenda degli uomini straordinari (che ora wikipedia mi dice essere liberamente tratto da un fumetto). Se non lo conoscete: guardatelo, vi spiegherà ogni cosa sull'argomento. Questo potrebbe anche essere individuato con i Personaggi, ma ho preferito metterlo nell'ambientazione perché mi sembrava più adeguato.
  • Spoiler: se un autore legge/vede/sente qualcosa che non è ancora uscito ufficialmente in Italia o che, comunque, in molti possono non aver letto... ecco: avvisa il lettore che può scoprire qualcosa che non vorrebbe sapere.
Personalmente non capisco l'esistenza delle AU e delle sue sottocategorie. Mi spiego: se tu scrivi una fanfiction, è ovvio che è un universo alternativo, perchè non è la storia originale. Tutte le fanfiction, in fondo, sono delle AU per ovvie ragioni: non sono originali, ma varianti di un tema.

Scelti personaggi e ambientazioni, bisogna visualizzare in quale altra categoria rientra la propria storia.
Qui allora si parla di variazioni del genere che, se si parlasse di un libro, sarebbe narrativa. la Narrativa, contrariamente ai film, non si hanno vere e proprie distinzioni di genere. Si bypassano tutte le questioni di "fantasy", "fantascienza", "horror", etc, solo per un motivo: scegliendo l'argomento letterario (e non) di fanfiction, tendenzialmente si sceglie il filone base. Insomma: se leggi una fanfiction sui Miserabili o I tre moschettieri, sai cosa ti aspetti, come sai cosa ti aspetti se ne leggi uno su Star Trek. Quindi, capirete, che le fanfiction comunque rientrano nella narrativa. Che poi ci siano anche i generi canonici, quello dipende da sito a sito.
Si parla quindi di un mondo di sottocategorie che riguarda, solitamente, la sfera cinematografica.
Ci sono:
  • Generale. Essenzialmente quello che se fosse originale, rientrerebbe nella categoria narrativa. Non ha un genere preponderante, nemmeno una coppia ben precisa su cui dovrebbe ruotare tutto. E' semplicemente una storia.
  • Angst: "Angusto". Credo sia abbastanza esplicito il termine per comprendere che chi legge racconti simili è per leggere il proprio personaggio del momento passare momenti di angoscia, furia, angoscia furiosa o angosciosa furia. Sentimenti cupi, quindi, che turbano l'anima.
  • Dark: "Scuro", "Oscuro". Come da nome, è un genere cupo, che tratta argomenti cupi e violenti.
  • Death: "Morte". Come da copione, parla di argomenti delicati come la morte.
  • Fluff: Non so dare una traduzione italiana, ma essenzialmente le storie che risiedono in questo genere sono delicate e leggere, senza una particolare intensità emozionale, anzi: serene. Complimenti a chi riesce a farle.
  • Whump: "Tonfo". Parla di maltrattamenti. Non per anime delicate, per intenderci.
  • Hurt/Comfort: "Ferire/Confortare". Situazioni dove ci sono situazioni di disagio o comunque non facili, tristi, che feriscono, e che porta quindi a cercare conforto l'uno nell'altro. Personalmente non pensavo potesse esistere perché il cercare di confortare qualcuno e quindi le dinamiche di un rapporto tra persone di fronte alla sofferenza di uno dei due mi sembrava normale... a quanto pare non lo è.
Prima di parlare di un altri "avvertimenti" delicati, passiamo al tipo di pubblico che uno vuole avere. Si avvisano quindi i lettori che non tutti i racconti sono adatti a tutti (e infatti in tutti i siti che ho visto, se si vuole aprire un racconto segnalato come per "adulti", devi essere iscritto e iscritto come adulto), avviso quanto mai necessario, a mio parere. La suddivisione è di due tipi: quella cromatica da semaforo che non sto a spiegare e una più specifica. Queste categorie variano a seconda dei siti, eccone alcuni esempi:
  • G/Per tutti/K: racconto che può leggere chiunque;
  • Pg: leggibile anche dai bambini sotto i 13 anni;
  • K+: bambini accompagnati;
  • Pg13: dai 13 anni in su;
  • +14/T: dai 14 anni in su
  • Pg15: dai 15 anni in su;
  • 16+: dai 16 anni in su;
  • Nc17: dai 17 anni in su;
  • R/18+/M: per maggiorenni.
Queste categorie determinano esplicite limitazioni:
  • se un racconto è per tutti non può avere tematiche sessuali o di violenza; 
  • per i preadolescenti c'è solo un'introduzione alla sfera sessuale, alla morte o alla violenza e il linguaggio deve essere accessibile e privo di volgarità;
  • Per gli adolescenti gli argomenti sopracitati devono essere più approfonditi, ma comunque calibrati, così come i toni;
  • Per i maggiorenni, si avvisa il lettore che ci potrebbero essere descrizioni approfondite di argomenti che possono urtare certe sensibilità. Se si parla di violenza (fisica e non) verrà quindi trattata solo in questa fascia. Argomenti complessi per, si spera, menti che possono rielaborare il tutto. In alcuni siti, infatti, viene segnalato anche "linguaggio", in modo che il lettore sa che se nel racconto o no vengono scritte parole pesanti.
Da qui, quindi, ora parleremo di sessualità e altri avvertimenti segnalati che sono più "scabrosi".
Un capitolo a parte va nel momento in cui l'argomento romantico diventa predominante (o anche se è solo accennato) e che autore, ma soprattutto (credo) il lettore, vuole essere a conoscenza per sapere se leggere o no una storia. Parliamo delle coppie. Se nella letteratura da libreria, infatti, l'argomento è qualcosa da mettere nella letteratura rosa (sempre più spesso declinata in chiave erotica), qui è immerso direttamente in quello che è letteratura da fanfiction. Se, come me, pensavate che le coppie non erano di particolare interesse, scoprirete che invece hanno una notevole importanza.
Bisogna infatti segnalare qual è il tipo di intreccio amoroso predominante:
  • Slash: omosessualità maschile. Esatto. Sono storie dove due personaggi maschili si innamorano dando un senso, o semplicemente una cornice alla storia. Si può quindi parlare di storie di un qualunque genere (horror, noir, generale, commedia) dove c'è la sotto trama dell'amore di due uomini, oppure un romanzo rosa che ha come due protagonisti due uomini con (forse) un altro genere in sfondo o a fare da spalla. Per quanto ho capito: una delle più famose coppie del mondo delle fanfiction è Harry Potter e Draco Malfoy, reputo la cosa piuttosto stupefacente, ma immagino abbia un suo perché.
  • Femle Slash: omosessualità femminile. Leggi il punto precedente cambiando il sesso. rimanendo su Harry Potter, a quanto ho capito la più famosa coppia di lesbiche per i fan potrebbe essere Hermione Granger e Pansy Parkinson, ma nulla a confronto della loro controparte maschile. 
  • Shōnen'ai: altra omosessualità maschile. Indica le fanfic che contengono storie d'amore omosessuale maschile prive di scene di sesso. A quanto pare è una categoria diversa perché dono fanfiction riservate a manga e anime.
  • Yaoi: come sopra, solo con scene di sesso.
  • Shōjo-ai: Altra variante di omosessualità femminile. corrispettivo del gentil sesso dello Shōnen'ai.
  • Yuri: varante femminile dello Yaoi.
  • Het: eterosessualità. Anche chiamate "No Slash" in alcune parti. Per par condicio, bisogna dire se ci sono o no storie d'amore eterosessuali. Però qui non ci sono sotto categorie che ti dicono se ci sono scene di sesso e se queste sono esplicite o no. 
Sulla questione "coppie", permettetemi un appunto. E' vero, personalmente leggo poca letteratura omosessuale, ma in verità leggo pochi libri dove il rapporto romantico è un argomento preponderante. Questo mi ha fatto molto pensare: è vero che una bella storia spesso ha in sé un'appassionante storia d'amore, ma l'editoria tradizionale è davvero così bigotta da avere così pochi libri con elementi omosessuali? Oppure sono gli stessi autori e lettori di fanfiction che non li comprerebbero mai per vergogna, uccidendo il mercato prima che possa nascere? Ho la certezza che esista un marcato, seppur piccolo, che parla dell'omosessualità, sia come romanzo rosa che in altri generi, ma perché non è grande come quello delle fanfiction? Forse la risposta potrei anche trovarla da me, ma non ne ho voglia.
Tornando alla questione "definizione di fanfiction", ma rimanendo sempre nella questione "letteratura rosa/erotica", ci sono altre due categorie da segnalare ad alto contenuto sessuale:
  • Lemon: "Limone", probabilmente preso in contrapposizione con il lime, essendo di un gusto più acceso ed acido. si parla, qui, di erotismo spinto
  • Lime: "Lime" (non esiste un nome diverso in italiano per il frutto, mi sembra). Gli argomenti in questione venogno trattati in maniera più soft.
Per intenderci: 50 sfumature di grigio nacque come fanfiction erotica, visto la sua fama sarà stata Lemon.
Poi ci sono altre segnalazioni per evitare che ci siano fraintendimenti con il lettore, ovvero i partner multipli:

  • Partner multipli: ci sono più di tre persone coinvolte in maniera romanitca o sessuale.
  • 3some: rapporto romantico e/o sessuale di tre persone.
  • 4some: rapporto romantico e/o sessuale di quattro persone.
  • MoreSome: rapporto romantico e/o sessuale più persone.
  • Crossdressing: travestiti, specificando che sia un travestitismo riguardante il sesso opposto
  • Cross gender: Uno o più personaggi sono del sesso opposto rispetto alla storia originale.
  • Sadomaso, o più semplicemente SM, che non chiede spiegazioni.
  • Mpreg (male pregnancy): gravidanza maschile. 
Ci sono poi argomenti più pesanti che non necessitano di spiegazioni:
  • Incesti;
  • Relazione Adulto/Minore (vorrei vedere io se segnalassero con il termine pedofilia quanti userebbero questa scelta)
  • Non Consensual, ovvero Stupro (altro argomento pesante che viene segnalato e che, forse, letto in italiano farebbe interagire con più attenzione);
La cosa interessante è proprio il segnalare tutto con chiarezza, avvisando il lettore che sa già cosa deve aspettarsi. Senza fraintendimenti o allusioni: si va dritti al punto. 
Se si fosse sempre così, sarebbe tutto da un lato più semplice, dall'altro più complicato: doversi sempre mettere in una categoria... per lo meno, a me mette ansia.

Concludo con una cosa e una soltanto: sì, lo so che gli autori di fanfiction si chiamano Fanwriter, ma l'amore per il temine fanautore mi pervaso l'anima.

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