mercoledì 5 giugno 2019

TRACCE CRIMINALI

Il genere poliziesco non è mai stato esattamente il mio preferito. Ho però provato a scrivere qualcosa, ma come spesso accade quando si vuole scrivere qualcosa di credibile, bisogna documentarsi almeno un po'. In verità a me non piacciono molto le storie di omicidio, amo solo la questione legata al mistero. Di cronache reali ne faccio volentieri a meno se non hanno almeno un secolo... ma a volte
http://francodemichele.blogspot.com
Fonte dell'immagine:
http://www.simenon-simenon.com/
neanche quello.
Se si vuole scrivere un romanzo storico, sicuramente devi interessarti a quello che era il costume dell'epoca. Insomma, non puoi dire che mangiavano pomodori nell'Italia del medioevo, giusto?
Poverini... non sanno cosa si perdevano.
Lo stesso comunque si dovrebbe provare a fare per i tempo moderni.
Ci sono comunque due filoni: quello alla CSI (non per me) e quello alla Maigret (un capolavoro che non ho ancora il coraggio di leggere ma solo per invidia, oltre al poco tempo).
Io ho provato spesso interesse per i libri di Fratello Cadfael e i Casi dell'ispettore False entrambi scritti dalla squisita penna di Ellis Peter (pace all'anima sua), nonché le opere poliziesche ambientate nel mondo dell'arte di Iain Pears.
Quest'ultimo è davvero interessante da leggere perché, contrariamente ad altra gentaglia, si è documentato non solo su quello che è il mondo dell'arte, ma anche di come è strutturata la polizia italiana. Nella Postfazione de "Il caso Raffaello" lui parla del suo "errore" della realtà: sapeva infatti, come in verità pochi sanno anche in Italia (e io sì, ma per qualcosa che non dipendeva da me) c'è un reparto speciale di Carabinieri che si occupa del recupero di opere d'arte rubate; mentre negli altri Paesi non hanno una sezione così specialistica (e fa figo, perché i nostri sono i migliori) e spesso sono le compagnie di assicurazioni che hanno personale adeguatamente preparato, solo che poi ha preferito creare un Ispettore di Polizia, che probabilmente era più nelle sue corde anche come inglese, visto che loro hanno gli ispettori di Polizia, ma non i carabinieri.
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Fonte:
https://www.amazon.com/
Comunque, qualche mese fa, ho avuto un buono amazon che, tra una cosa e l'altra, mi ha fatto acquistare anche il libro scritto a quattro mani da Massimo Picozzi (che seguo su Radio105) e Carlo Luccarelli ("questo è un mistero davvero misterioso") Tracce Criminali.
Non so esattamente cosa mi aspettassi, ma pensavo meglio.
Troppi bocconi vari di tanto e nulla, troppe storie riassunte in qualche modo, in maniera spicciola. Conoscendo la capacità narrativa dei due, mi aspettavo meglio. Mi è piaciuto davvero solo il Caso Matteotti.
La cosa interessante, invece, è la spiegazione delle tecniche di investigazione. Semplice, comprensibile, corta. Qualche informazione ed è ben spiegata di cui le storie sono i casi esplicativi. Si può conoscere così le tecniche di investigazione e quindi avere idea di come potrebbe essere un'indagine.
Sarebbe stato bello se una tecnica fosse stata analizzata meglio, con più storie meglio analizzate... o forse è colpa mia. Avrei dovuto provare con un altro libro.

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